giovedì 28 giugno 2012

L'aiutante

Ciò che diventa chiaro dopo un periodo di ricerca conscia è che la mente basata sull'ego vuole sempre aiutare nel raggiungimento dell'illuminazione. Questa è una strategia per mantenere l'immagine che si ha di sè come autore delle azioni o il controllore di ciò che sta semplicemente accadendo.


Qualunque forma di meditazione che mantenga un'intenzione proeitta un momento nel futuro e fino a che quel momento immaginario nel futuro è intrattenuto a livello mentale lo sarà anche la continuziane del concetto di ego. Ciò che è necessario affinchè accada il risveglio è la realizzazione che non c'è nessun passato o futuro, solo il momento che si è già dissolto quando è stato reclamato come esistente.


Nel vedere l'Uno non c'è nè più un passato nè futuro, se non come un pensiero che sorge nel momento, ma non c'è ADESSO! Il termine "Sii qui e ora" non ha un senso in tutto questo vedere perchè dove è l'ORA?


Questa espressione inoltre implica che ci sia un qualcuno che sia qui e ora e questo non è vero. Non c'è e non c'è mai stato un qualcuno qui e ora, tale espressione si basa su una profonda ignoranza e viene data come un ordine - a partire da questa ignoranza - verso un immaginario qualcuno. C'è solo questo e questo è già passato nel momento in cui viene reclamato essere "questo", perchè viene immediatamente rimpiazzato da un nuovo "questo".


Infatti a meno che la parola QUESTO si riferisca in modo diretto alla Consapevolezza, che è il permanente "questo", essa è una parola usata in modo scorretto. Consapevolezza è una presenza immutata, permanente, persino in quei momenti in cui l'attenzione è sugli oggetti e quindi non consapevole di sè. E' SEMPRE presente come QUESTO che non puo' essere descritto, perchè non è una cosa in quanto tale, è indescrivibile per il fatto stesso che non ha una descrizione.


Di solito quando avviene un'esperienza che la mente ha reclamato essere illuminazione si afferma con stupore l'espressione, "wow è indescrivibile". Questa è la descrizione di un qualcosa, NON di nulla. Nel momento della realizzazione non c'è uno "wow" ma al massimo uno "wow" gentile, una sorta di "AH! Questo!" in tutta la sua ovvietà, la sua totale familiarità.

Il cosiddetto ricercatore spirituale è stato riempito di stupidaggini da blaterio spirituale e confronta questo nonsense contro tutte le esperienze che incontra in attesa che esso combaci con quelle esperienze a conferma che l'illuminazione sia avvenuta. Il momento di illuminazione è qualcosa che si conferma da solo e che non combacia con nessuna descrizione data in precedenza perché non ha una descrizione.


Nessun aiuto di nessun tipo è necessario perché l'ego porti all'eliminazione dell'ego in quanto immaginaria entità quando si vede che l'ego è solo una attività.


Qualunque aiuto o sforzi fatto con una intenzione garantirebbe la continuazione del concetto di ego facendo sì che esso resti intrattenuto nella mente come entità immaginaria.


Questo non siginifica che ci debba essere un astenersi dalle esperienze, in effetti le esperienze sono accolte in modo ancora più pieno che mai perché non c'è nessuno che le rifiuti e quindi sono accolte e espresse in modo totale. Vengono, restano come espressione temporanea e si dissolvono, lasciando dietro QUESTO che NON è una esperienza. Tutto sta semplicemente accadendo, a nessuno.


Troppo spesso si vedono in giro aiutanti che offrono soluzioni - nella forma di un agire deliberato - ad un immaginario qualcuno che possa quindi fare qualcosa per fare accadere il momento in cui si realizza che non esiste un autore delle azioni, ma solo l'azone che accade a partire dall'immobilità che la rilascia e fa sorgere un'altra "bolla" di attività. Questo è ridicolo, è uno scherzo Divino, perché TUTTA l'azione è una azione Divina. Colui che si immagina possa resistere a questa realizzazione e colui che immagina di non resistere più sono entrambi attività dell'Uno.


Nessuno realizza e nessuno non realizza, sono entrambe azioni impersonali, che sorgono come sensazione o pensiero, sono testimoniate dalla Consapevolezza Vuota, da nessuno.


Quando questo è visto con chiarezza è ovvio che tutto il vedere è visto, testimoniato, dallo stesso Essere e che questo Essere stesso è ciò che si manifesta in modo temporaneo come le cose, anche se in se stesso resta quel nulla in cui la manifestazione accade, tutto è Uno.


Questo allora è "Io", Io sono il nulla da cui tutto si manifesta E la manifestazione stessa. Questo è vero di tutti noi, perchè non c'è un NOI, c'è solo Io.


Io sto apparendo come te e me, come questi oggetti apparentemente separati in tutte le circostanze. Quindi non c'è separazione, ma solo apparente separazione, la prima è una CREDENZA e la seconda è una cosa VISTA. La prima è solo una illusione della seconda, il testimoniare, in quanto non c'è un vero testimone ma solo testimoniare. Attraverso l'intera creazione c'è solo azione e nessun autore.

"C'è azione ma non ne esiste autore" 
Buddha

“C'è quindi scrivere ma nessuno scrittore, un verbo ma non un sostantivo".
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